Quando si parla di insetti, è bene sapere che esistono davvero moltissime specie. Infatti, si tratta del regno animale che conta il maggior numero di esemplari. Sono essere davvero antichissimi che hanno avuto a loro disposizione millenni per evolversi e adattarsi alla vita terrena e al loro habitat. La maggior parte di loro non risulta un problema ma invece altri possono avere carattere infestante quando si avvicinano eccessivamente alle abitazioni e alle persone.
Tra i tanti insetti problematici, risultano essere degni di nota i cosiddetti imenotteri che comprendono insetti come api vespe, calabroni ed altri ancora che spesso le persone confondono tra di loro. Invece, è importante imparare a riconoscere le diverse specie per poter mettere in atto adeguate operazioni di disinfestazione. Ecco quindi una breve guida e un utile vademecum che indica le principali differenze tra gli insetti nonché alcuni trucchi per tenerli a distanza.
Api, vespe, calabroni, bombi: come riconoscere i principali imenotteri
Una caratteristica fondamentale che consente di distinguere le vespe dalle api riguarda proprio la loro morfologia. Le vespe sono insetti più grandi delle api che vanno allontanati dagli esperti di Zucchet disinfestazione a Roma. Inoltre, sebbene i colori sembrano pressoché identici, le vespe hanno delle strisce scure di colore nero mentre le api hanno una colorazione delle parti scure più tendente al marrone.
I calabroni, invece, sono ancora più grandi delle vespe e si possono riconoscere per via delle striature rosse sul corpo e sulle ali. Quando si parla di bombi, si fa riferimento a un insetto un po’ buffo, dell’aspetto goffo caratterizzato da un corpo che sembra ricoperto da pelliccia gialla e marrone scuro. Sono insetti unici nel loro genere poiché all’interno della famiglia dei bombi non ci sono altri parenti. Proprio come le api, sono del tutto innocui perché si nutrono solamente di nettare. Vespe e calabroni sono particolarmente pericolosi perché sono insetti che tengono a pungere ed attaccare mentre invece api e bombi non lo fanno se non in situazione di pericolo perciò basta lasciarli stare.
Come riconoscere le vespe
Le vespe, rispetto alle api, non producono miele. In realtà, alcuni esemplari lo fanno male le quantità sono davvero minime perciò non ha senso raccoglierlo. Lo utilizzano per nutrire le larve e avere una scorta di zuccheri ma la loro dieta è fatta principalmente di altri insetti. Infatti, integrano la loro dieta pregando diversi insetti come a partire dalle cugine api ma anche cavallette e tutto quello che trovano vicino al loro nido. Invece, le ha acquisisci nutrono solo ed esclusivamente di mettere che raccolgono dai fiori perciò è impossibile essere attaccati dalle vespe mentre si fa il barbecue che invece è una ghiotta occasione per le vespe che non disdegnano un pezzettino di carne.
A proposito di nido, le vespe e i calabroni sono insetti particolarmente fastidiosi perché hanno l’antipatica tendenza a fare il nido vicino alle abitazioni. Non a caso, nella stagione estiva moltissime persone fanno riferimento a Zucchet disinfestazione a Roma proprio per liberarsi di questi fastidiosi e pericolosi insetti che si trovano fanno il nido in luoghi come il cassonetto degli avvolgibili. Alcune specie di vespe fanno anche il nido nel terreno, il che può risultare fastidioso all’interno di un piccolo spazio verde di casa richiedendo adeguate misure.
Come preparare una trappola per le vespe
Dopo aver parlato a lungo degli imenotteri e delle modalità per riconoscere le vespe, passiamo ora a dare qualche informazione rubata direttamente agli esperti di Zucchet disinfestazione a Roma. Preparare una trappola per le vespe che impediscono di stare all’aperto in santa pace, è più facile di quanto si possa pensare. In generale, basta avere a portata di mano una bottiglia in plastica. Bisogna tagliare la bottiglia aiutandosi con una forbice o un taglierino all’incirca a due terzi dell’altezza. In questo modo, si ottiene una base mentre il collo della bottiglia va ribaltato diventando praticamente un imbuto.
Nella parte inferiore della bottiglia è sufficiente inserire qualcosa che possa attirare le vespe come ad esempio della frutta fresca dolce o anche della carne che le vespe di certo dei risvegliano. Per arrivare all’esca, le vespe si infilano all’interno dell’imbuto ma poi non riescono più ad uscire perciò rimangono intrappolate. Può essere utile praticare due fori sulla base della bottiglia per poter sistemare uno spago e appendere le trappole dove serve.