I reni sono due organi speculari posti alla base della schiena che hanno l’importantissimo compito di purificare le sostanze tossiche di scarto cellulare dal sangue onde evitare che si accumulino nei tessuti. Inoltre, regola la pressione e la presenza di alcuni elementi tra cui il potassio. Se funzioni renali sono compromesse, si è davanti a una patologia che prende il nome di insufficienza renale. Vediamo di capire quali sono i trattamenti medici previsti nei diversi casi di insufficienza renale.
Come si diagnostica l’insufficienza renale
Una patologia come l’insufficienza renale si diagnostica in primis con l’osservazione dei sintomi. Epr confermare i sospetti, il medico prescrive esami del sangue e delle urine. Vengono poi svolti esami diagnostica per immagini come ecografia e scintigrafia. È anche possibile prevedere una biopsia che consiste nel prelievo di una piccola parte di tessuto renale per analizzarlo.
È bene sapere che l’insufficienza renale cronica è una patologia irreversibile che comporta una progressiva perdita di funzionalità degli organi posti alla base della schiena. Questo vuol dire che con il passare del tempo, la patologia arriva allo stadio terminale, compromettendo la salute in modo pesante. Infatti, possono presentarsi complicanze e patologie a carico del sistema cardiovascolare. Una persona che soffre di insufficienza renale ha quindi bisogno di esser tenuta strettamente sotto controllo da un infermiere a domicilio Milano che rappresenta la migliore soluzione per evitare il ricovero ospedaliero.
Come si tratta l’insufficienza renale acuta
Il paziente che soffre di insufficienza renale acuta, cioè una condizione che si presenta improvvisamente e che è reversibile, viene ricoverato. La prima cosa è individuare la causa scatenante ed eliminarla. Può trattarsi di disidratazione, infezioni o assunzione di farmaci. Allo stesso tempo, occorre trattare le conseguenze come edema polmonare, ipertensione, acidosi.
La terapia per l’insufficienza renale acuta, tra le altre cose, prevede dei farmaci diuretici per favorire l’eliminazione di liquidi e scorie onde prevenire l’accumulo di potassio nel flusso sanguigno provocando iperpotassiemia che risulta tossica per il muscolo cardiaco. Una dialisi temporanea può altresì esser d’aiuto.
Il trattamento per l’insufficienza renale cronica
A proposito di dialisi, siamo davanti al trattamento che si prescrive per l’insufficienza renale cronica, cioè quella irreversibile che si sviluppa nel corso del tempo fino alla completa compromissione degli organi. Questa tipologia di malattia non necessita del ricovero ospedaliero. Tuttavia, è evidente che le condizioni del paziente sono precarie, motivo per cui molto decidono di farsi seguire da un valido infermiere a domicilio Milano.
La terapia in questo secondo caso, prevede l’assunzione di specifici farmaci che hanno lo scopo di controllare la pressione arteriosa del sangue. Grande attenzione va riposta ai pazienti diabetici perché l’insufficienza renale rende ancora più difficile controllare il livello di glicemia nel sangue, motivo per cui possono esser prescritti ulteriori farmaci a tale scopo. Il trattamento farmacologico può riguardare anche la prevenzione dell’anemia e della decalcificazione ossea.
Che cos’è la dialisi
Tuttavia, la principale terapia che chi ha una funzionalità dei reni compromessa è la dialisi. È il trattamento a cui si fa ricorso nel momento in cui la funzionalità renale è quasi del tutto compromessa, cioè intorno a percentuali quali 85 – 90%. È un particolare trattamento meccanico il cui scopo è quello di sostituirsi al rene compromesso. In altre parole, il sangue viene purificato della scorie tramite un particolare processo.
Nel momento in cui la funzionalità renale è compromessa, la dialisi è solo un trattamento che permette di guadagnare tempo in attesa del trapianto di rene. Infatti, l’unico modo per guarire dell’insufficienza renale è quello di eseguire un trapianto di rene. Purtroppo, è bene sapere che la lista d’attesa per ricevere un trapianto è piuttosto lunga e possono volerci anni. la tempistica varia in base alle condizioni del paziente e alle sua caratteristiche, vale a dire che chi ha un gruppo sanguigno meno comune, è costretto ad aspettare tempi più lunghi di chi invece ha un gruppo come A o zero positivo.
Esiste anche la possibilità che sia un aprente a donare il rene poiché spesso il gruppo sanguigno e gli altri parametri coincidono perfettamente, ma non tutti sono così fortunati e devono fare la dialisi per anni in attesa che arrivi il loro turno.