Quando si parla di prestiti e finanziamenti, le persone vanno spesso in confusione perché vengono utilizzati dei termini che possono esser un po’ ostici a chi non ha molta dimestichezza con i temi economici. Ecco quindi una brave guida che spiega per filo e per segno quali sono le principali caratteristiche di un prestito.
Che cos’è un finanziamento: definizione generale
Si parla di prestito per indicare una somma di denaro da restituire maggiorata degli interessi tramite rate mensili entro una certa data. Questa è la definizione generale del miglior prestito personale che indica tutti gli elementi principali cioè la somma di denaro, il tasso di interesse, la durata e la rata.
La somma di denaro richiesta
Un primo elemento che caratterizza il finanziamento che hai richiesto riguarda naturalmente la somma di denaro. La valutazione in merito alla cifra da richiedere è solo tua ma tieni presente che solitamente è consigliabile stare un po’ al ribasso per evitare di avere un montante troppo alto.
Nel momento in cui si parla di cifre di un finanziamento, è facile sentir parlare anche questo termine che in pratica indica l’ammontare totale che devi corrispondere alla banca cioè la somma di denaro richiesta maggiorata degli interessi maturati su di essa.
Il tasso di interesse
Per continuare a parlare delle caratteristiche di un finanziamento, arriva il momento di dedicare un capitolo a parte al tasso di interesse. Si tratta in pratica si tratta del costo del denaro. In generale, è un parametro che non è a discrezione del singolo istituto finanziario ma viene fissato dalla Banca Centrale Europea che lo rivede all’incirca ogni tre mesi, o anche sei, in base ad altri fattori economici come, ad esempio, il tasso di inflazione. Ad esempio, negli ultimi periodi il tasso di interesse è stato aumentato di 0,25 punti percentuali per ridurre l’inflazione.
Detto ciò, è naturale che ogni banca per i diversi prodotti finanziari, preveda delle differenze, motivo per cui vale sempre la pena fare un confronto approfondito tra le diverse alternative. Infatti, non sei costretto a richiedere un conto corrente nella banca dove sei correntista ma puoi scegliere un altro istituto che presenta condizioni economiche più convenienti per te. Quando si parla di condizioni economiche, spesso si fa riferimento ai tassi di interesse che vanno comparati attentamente per trovare la risposta ideale alle tue esigenze.
La rata
La somma di denaro presa a prestito dalla banca si restituisce sotto forma di rata che generalmente è mensile. Tuttavia, puoi richiedere una stipula di un contratto che preveda una tempistica diversa in base alle tue esigenze. Il calcolo della rata viene fatto in base alla sua capacità contributiva. In linea di massima, tieni presente che la rata è sostenibile dal punto di vista economico quando rappresenta all’incirca un quinto delle tue entrate. Diventa problematico nel momento in cui la rata supera un terzo delle due entrate mensile. È un tipo di valutazione delicata che ti conviene fare anche grazie alla consulenza interna della banca a cui fai riferimento onde evitare di ritrovarsi in seri guai economici.
L’importo della rata è sempre uguale mesi per mese ma solitamente a cambiare è la sua composizione interna. Ad esempio, all’inizio del prestito, sarà maggiore la quota interessi cioè la parte di quelli calcolati in base al tasso, e minore quella capitale, cioè la parte di denaro che serve a remunerare la cifra presa in prestito, invece, la situazione è diametralmente opposta per le ultime rate che hanno una quota capitale sicuramente maggiore. Secondo il piano di ammortamento alla francese, quello più diffuso in Italia, la maggior parte degli interessi viene pagata nella fase iniziale del rimborso.
La durata
Infine, si fa riferimento alla durata del prestito cioè l’orizzonte temporale entro cui si deve restituire la cifra presa in prestito. Di solito, al durata è di 10, 20, 25 o 30 anni in base alla cifra e all’ammontare della rata. In linea di massima, questo valore è inversamente proporzionale alla rata; minore se la rata è maggiore e viceversa. Chi vuole che il mutuo venga estinto prima, non deve far altro che tenere una rata un po’ alta. Al contrario, chi non ha una capacità economica molto alta, avrà un finanziamento che ha una durata maggiore.